Calendula, chi la conosce?

La calendula officinalis è una pianta erbacea con infiorescenze a capolino grandi fino a 7cm di diametro, dall’intenso colore giallo-arancio. È questa la parte del fiore da cui verrà estratto l’ingrediente fitoterapico.

È originaria dell’Egitto e cresce in tutto il bacino del Mediterraneo dove è intensamente coltivata per la grande richiesta del mercato cosmetico. Essa infatti è una delle piante officinali più apprezzate per le sue proprietà disarrossanti e lenitive e per la capacità di favorire la rigenerazione dell’epidermide e del derma.

Gli estratti di calendula migliorano l’equilibrio di idratazione dell’epidermide e stimolano l’irrorazione sanguigna a livello cutaneo, rendendo la pelle più elastica e pertanto più resistente alle irritazioni meccaniche e chimiche. I flavonoidi in esso contenuta stimolano la riepitelizzazione, accellerando il turn over epidermico e promuovono l’attività dei fibroblasti del derma favorendo la sintesi di collagene.

Si può preparare un semplice e validissimo oleolito ottenuto dalla macerazione dei fiori di Calendula Officinalis,ricco di antiossidanti e vitamina A, con proprietà lenitive e cicatrizzanti che non deve essere confuso con l’olio essenziale di calendula, ottenuto mediante distillazione in corrente di vapore sia dai fiori che dalle parti erbacee della stessa pianta.

👉 L’oleolito è un ottimo rimedio naturale per la cura delle pelli sensibili soggette a irritazioni, screpolature e arrossamenti.

👉 Particolarmente indicato per il trattamento di smagliature, cicatrici e per la prevenzione delle ragadi al seno. 🌿 È adatto anche agli arrossamenti del sederino dei bambini.

-❣️ Per le sue proprietà idratanti e nutrienti, dona alla pelle del viso un aspetto disteso e voluminoso.

Hai mai provato a preparare un oleolito?

Ecco la ricetta, non è così difficile da preparare e i fiori essicati di calendula li puoi trovare in tutte le erboristerie.

OLEOLITO DI CALENDULA:

All’interno di un recipiente di vetro miscelare

  • 50 grammi di fiori secchi di calendula
  • Una volta immersi tutti i fiori nell’olio, chiudere bene il recipiente e sistemarlo in un luogo caldo. I fiori vanno lasciati macerare per circa 30 giorni, avendo cura di mescolare il contenuto del recipiente ogni due giorni circa. Naturalmente, quest’operazione va eseguita capovolgendo più volte il recipiente, che deve rimanere ben chiuso e NON dev’essere aperto prima del termine del periodo di macerazione.
  • Al termine della fase di macerazione, la miscela dev’essere filtrata mediante l’ausilio di una garza, in maniera tale da allontanare il residuo solido dalla fase liquida.
  • L’oleolito così ottenuto dev’essere conservato in recipienti di vetro scuro, ben chiusi e al riparo dalla luce.

Facile no?